L’abbraccio di Mondragone

Entrata un anno fa nella Rete di volontari di Fare Sistema, la comunità di Mondragone ci racconta com’è stato accompagnare per un tratto di strada due ragazzi bengalesi, Azizoul e [...]

Entrata un anno fa nella Rete di volontari di Fare Sistema, la comunità di Mondragone ci racconta com’è stato accompagnare per un tratto di strada due ragazzi bengalesi, Azizoul e Nazmul: le difficoltà incontrate, gli impacci iniziali e la sorpresa di un video messaggio

Daniela e Maria Grazia, insegnanti, fanno parte della comunità di volontari  di Mondragone (Napoli) che lo scorso anno è entrata nella rete di Fare Sistema Oltre l’Accoglienza. Pur non essendo nuova all’esperienza del volontariato, anzi avendone fatto una precisa scelta di vita, tuttavia la comunità aveva colto quest’altra piccola sfida: aderire a FSOA per essere parte di una rete di inclusione e non agire “in maniera disordinata”. Dopo alcune settimane, Daniela e Maria Grazia hanno conosciuto Azizoul e Nazmul, due ragazzi provenienti dal Bangladesh, che FSOA ha seguito per un tratto della loro crescita, fino al compimento dei 18 anni.

I due vivevano in una struttura di accoglienza per minori a Mondragone, è stato facile quindi fare in modo che le loro strade si incrociassero con la disponibilità di Daniela, Maria Grazia e di tutti gli altri che condividono le scelte della comunità. Diventare volontari della rete di Fare Sistema comporta trascorrere del tempo con i ragazzi, coinvolgerli in momenti familiari, come un pranzo o una passeggiata, per far sì che i giovani minori che si trovano in Italia senza genitori abbiano comunque l’opportunità di sentirsi parte di una rete di sicurezza che possa essere loro di sostegno, anche solo affettivo. “Il momento storico non era dei migliori per via delle limitazioni anti Covid – racconta Maria Grazia – però ce l’abbiamo messa tutta per farli sentire a loro agio e ben accolti. Speriamo di esserci riusciti”.

Al primo incontro, nel marzo scorso, ci ha pensato la musica a far da ponte. “Abbiamo organizzato una piccola festa di accoglienza presso i locali della parrocchia San Rufino di Mondragone, non potevamo far partecipare troppe persone, ma c’erano soprattutto ragazzi. Abbiamo cantato in italiano e abbiamo poi invitato Azizoul e Nazmul a farci sentire musica bengalese”. Questo momento di condivisione ha fatto superare il disagio reciproco del non parlare la stessa lingua.

Negli incontri successivi il disagio si è attenuato e l’impaccio iniziale si è sciolto. Racconta Daniela: “A Pasqua siamo andati a trovarli nella casa famiglia dove erano ospiti portando loro dei doni: l’uovo di cioccolata e due camicie, scelte cercando di seguire i loro gusti. Erano contenti. Li abbiamo coinvolti sempre più in una serie di attività, come gli appuntamenti il sabato pomeriggio in parrocchia assieme ai loro coetanei. Poi a maggio, il mese in cui ambedue festeggiavano 18 anni, abbiamo preparato una torta e hanno spento le candeline in mezzo a tutti noi nel campetto dell’oratorio della chiesa di San Rufino. Dato il periodo, l’unica cosa che non abbiamo potuto fare è stato accoglierli nelle nostre case, erano vietati pranzi e cene assieme a loro, e questo è stato un po’ limitante. Per noi però è stata un’esperienza preziosa perché avevamo la certezza di essere supportati da Fare Sistema, che ci ha seguiti con serietà e delicatezza. Siamo soddisfatti d’aver potuto accompagnare questi due ragazzi in una tappa della loro vita”.

Adesso Azizoul e Nazmul sono maggiorenni e, conseguito il diploma di terza media, hanno lasciato Mondragone, si sono trasferiti a Napoli, e frequentano un corso per diventare pizzaioli. Maria Grazia ribadisce il rammarico di non aver potuto fare qualcosa in più: “Erano diventati parte del nostro quotidiano, avremmo voluto una maggiore condivisione di tempi e di esperienze”. C’è stato però un momento preciso in cui la comunità di Mondragone si è accorta che l’abbraccio con cui ha accolto Azizoul e Nazmul era ricambiato, lo spiega Daniela: “Lo abbiamo intuito quando ci hanno inviato un video collage di tutte le fotografie scattate insieme”. E voi come avete risposto? “Abbiamo scritto loro: Se avete bisogno di noi, ci siamo sempre”.

 

Azizoul e Nazmul dal Bangladesh
Azizoul e Nazmul hanno festeggiato i loro 18 anni con la comunità di volontari di Mondragone

 

Azizoul e Nazmul, a Mondragone
Una delle feste organizzate nella parrocchia di San Rufino a Mondragone

 

Azizoul e Nazmul
“Li abbiamo coinvolti sempre più in una serie di attività, come gli appuntamenti il sabato pomeriggio in parrocchia assieme ai loro coetanei”

 

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