Maka, dal tirocinio alla firma del contratto

È difficile trovare delle persone che mettano così tanta cura in quello che fanno, il giovane Maka, originario del Mali, colpisce proprio per questo. “È un ragazzo prezioso non potevamo [...]

È difficile trovare delle persone che mettano così tanta cura in quello che fanno, il giovane Maka, originario del Mali, colpisce proprio per questo. “È un ragazzo prezioso non potevamo permetterci di lasciarlo andar via”: per questo, la struttura siciliana che si occupa di produzione di spettacoli di danza ha deciso di trasformare, assieme a Fare Sistema, il tirocinio di Maka in un contratto di assunzione a tempo determinato

“Non potevamo e non volevamo lasciarlo andare via”, così Maria Inguscio direttore generale di “Scenario Pubblico” spiega perché una volta terminato il tirocinio, al giovane Maka è stato proposto un contratto di lavoro a tempo determinato. Il ragazzo, 23 anni, originario del Mali, vive ora a Catania e da gennaio ha potuto compiere questo importante passo avanti nel raggiungimento della propria autonomia: un contratto che gli consenta di vivere con più serenità. Il precedente tirocinio, che si è concluso il 27 dicembre, era stato supportato da Fare Sistema Oltre l’Accoglienza e finanziato con i fondi dell’Unione Buddhista Italiana.

Il contratto a tempo determinato, della durata di tre anni, sostenuto anch’esso con i fondi di Fare Sistema, è un riconoscimento all’impegno e alla responsabilità con cui Maka ha sempre svolto il suo lavoro, riscuotendo la fiducia di Maria Inguscio e dei suoi colleghi di lavoro: “È veramente un ragazzo raro. È ormai difficile trovare persone che mettano così tanta cura in quello che fanno. Maka ama il proprio lavoro, e lo si percepisce subito. Svolge le sue mansioni non perché sia un obbligo ma perché gli piace darsi da fare. Si stente parte di questa nostra realtà lavorativa. Per questo non abbiamo avuto dubbi sul proseguimento del rapporto contrattuale, non potevamo permettere che se ne andasse. Ci siamo detti che un ragazzo così speciale non potevamo perderlo. Infatti, abbiamo trovato una soluzione per tenerlo seppure non avevamo necessità di allargare il personale e assumere. Crediamo che possa dare tanto alla nostra struttura, anche in futuro. Ovviamente in futuro deciderà lui cosa fare, ma noi speriamo che voglia restare”.

Scenario Pubblico” è un progetto poliedrico che si sviluppa attorno alla figura di Roberto Zappalà, direttore artistico e coreografo di una compagnia di danza le cui produzioni sono rappresentate in tutto il mondo. La struttura di Catania, in cui si svolgono numerose attività, ospita artisti che provengono dai Paesi più disparati: “Accogliamo persone che vengono da tutto il mondo – racconta Maria Inguscio – abbiamo quotidianamente a che fare con culture e modi differenti. Da noi la diversità è vissuta come qualcosa di bello”. Il carattere timido di Maka, la sua riservatezza, trovano il rispetto da parte di tutti. Non è un ragazzo di tante parole “però si fa volere bene dai colleghi. Ora è più rilassato di quanto non fosse durante il tirocinio, sorride di più, e a suo modo si relaziona con gli altri, è sempre presente, è partecipe. All’inizio era molto provato, molto chiuso, ora ha cambiato espressione del volto, e ha una diversa luce negli occhi”.

Al mattino Maka va a scuola fino alle 12, poi dalle 14 inizia a lavorare, il contratto prevede venti ore settimanali. “È giusto – continua Maria Inguscio – che faccia il suo percorso umano ed emotivo, anche in quello che vuole condividere o meno con noi”.

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