Webinar? Perché sì!

I webinar nazionali che Fare Sistema Oltre l’Accoglienza ha organizzato dalla primavera all’inizio dell’estate (e che saranno ripresi a fine settembre) sono stati seguiti con particolare interesse e hanno avuto [...]

I webinar nazionali che Fare Sistema Oltre l’Accoglienza ha organizzato dalla primavera all’inizio dell’estate (e che saranno ripresi a fine settembre) sono stati seguiti con particolare interesse e hanno avuto ottimi riscontri tra quanti hanno aderito a questo tipo di formazione online gratuita che FSOA ha potuto organizzare con i fondi dell’8×1000 messi a disposizione dall’Unione Buddhista Italiana. In attesa del prossimo appuntamento – quando il 27 settembre l’avvocato Alessandro Cimaglia dell’Associazione Studi Giuridici Immigrazione tratterà il tema dell’accesso al lavoro e all’istruzione per minori stranieri non accompagnati e neomaggiorenni – abbiamo intervistato Francesco Perrotta, un ragazzo che ha seguito gran parte degli appuntamenti online che si sono tenuti fin qui

Francesco è laureato in Storia dell’Arte con un master in Management dei beni culturali, vive a Paola, in Calabria, e si è avvicinato a Fare Sistema quasi per caso.

Come hai scoperto Fare Sistema Oltre l’Accoglienza?
Avevo conosciuto un ragazzo africano che mi aveva chiesto di dargli una mano per trovare un lavoro. Non sapendo bene come fare mi sono messo a cercare delle associazioni che potessero seguirlo, Fare Sistema mi è sembrata subito una delle più adatte. Ho preso contatti con voi. Questo è stato il punto di partenza.

Perché hai aderito ai webinar?
Ho sempre avuto un interesse personale per le tematiche delle migrazioni e dell’intercultura. L’episodio del ragazzo ha smosso qualcosa che avevo dentro da tempo: la voglia di fare qualcosa di concreto. Quando si è presentata l’occasione di seguire la vostra formazione online mi sono detto perché no, è un primo passo proprio in questa direzione.

Da dove proviene questo interesse?
Vedi, la mia terra, la Calabria, è una regione che ha due facce: circondata quasi interamente dal mare e impenetrabile all’interno. Quindi una certa apertura e contemporaneamente una profonda chiusura. Noi calabresi pensiamo sempre al nostro futuro su due binari paralleli: quello della nostra terra e quello della nostra realizzazione. Forse, di base, per questi ragazzi che migrano giovanissimi il sentimento è lo stesso.

Cosa ne pensi dei webinar che hai seguito?
Utilissimi per raccogliere informazioni sulle leggi e sulle problematiche connesse all’inclusione socio lavorativa. Molte le cose che non conoscevo. L’esperienza mi è piaciuta. Sento spesso parlare di accoglienza ma poco di vera integrazione, e invece questa credo sia la chiave giusta. Ho partecipato a quasi tutti i webinar e continuerò a seguire i prossimi. Poi vorrei entrare a far parte della rete di volontari di FSOA.

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